La relazione con il Granara Festival è iniziata nel 2015, con "come trovare ciò che non si può cercare?" un laboratorio residenziale di teatro sensoriale in natura, che ha dato origine ad una presentazione pubblica finale creata appositamente per il festival.
La particolare essenza del progetto, la posizione geografica del Villaggio di Granara, l'atmosfera speciale e lo stile di vita degli organizzatori del Festival e degli abitanti del Villaggio, hanno permesso di avere le migliori condizioni per creare il primo passo insieme, e aprire la strada a una relazione che si è rafforzata nel tempo.
Nel 2016 sono tornata a Granara, questa volta per lavorare, sempre in ambiente naturale, con gli operatori dell'Associazione Centopassi ed i creatori del Festival sulla poesia del gioco come mezzo per trovare un'identità intima e collettiva degli operatori.
A marzo 2018 è iniziato il percorso creativo che ha portato nell'estate del 2019 allo spettacolo "dove i treni non si fermano"; un esperienza sensoriale immersiva completamente realizzata in ambiente naturale, con luce e scenografie naturali, nel Bosco delle Fate, uno dei luoghi più suggestivi ed intimi che circondano l'Ecovillaggio.