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UN ATTIMO PRIMA

Un'esperienza poetica

Dopo aver lavorato sul potere evocativo dell'installazione con "dopo",  ho continuato la mia ricerca sulle rotture e la riparazione.

Le rotture simboliche, materiali, pratiche, fisiche ed emotive che ci contrassegnano con cicatrici più o meno visibili che raccontano la nostra storia. Le riparazioni possibili, quelle impossibili, quelle maldestre, quelle che "quasi non vedono più nulla"; e i pezzi che dobbiamo ancora provare a rimettere insieme.

UN ATTIMO PRIMA è la creazione di uno "spettacolo" che preferisco immaginare come un "formato abitato", in cui ho mantenuto elementi del mio precedente lavoro di installazione, ma dove ho dato più importanza alla presenza di più abitanti-attori , un'esperienza per un gruppo più ampio di viaggiatori del pubblico.

È un viaggio, in cui ogni viaggiatore costruisce la propria storia, un luogo in cui può scaturire la memoria del corpo di chi viene a visitarci, in cui la coincidenza può diventare significativa e creare le condizioni per dare vita ad un'esperienza.
Non ho un gruppo artistico fisso, ogni volta con il lavoro di persone/artisti/attori locali che vogliono partecipare al progetto, per arricchirlo con le loro nuove e diverse presenze, i loro ricordi, le loro improvvisazioni, le loro personali rotture e riparazioni.In questo modo con questo lavoro continuo anche il mio progetto di formazione, in quanto la preparazione dei partecipanti allo spettacolo mi permette sempre anche di fare un percorso formativo con un laboratorio di introduzione al linguaggio sensoriale, che ha la sua naturale conclusione nello spettacolo

Ognuno di noi ha qualcosa da dire sulle rotture, a volte le parole sono simili, a volte sono completamente nuove per me; ogni volta che il lavoro con nuove persone apre nuove porte di percezioni e nuovi punti di vista per la mia ricerca.

A chi mi chiede cosa sia UN ATTIMO PRIMA, rispondo che penso, e spero, che sia un'esperienza poetica.

 

Ci sono persone che dicono che nella vita a tutto c'è rimedio.

E tu cosa ne pensi?

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